Il nostro cervello percepisce i colori attraverso i segnali nervosi inviati dai recettori della retina, che a loro volta assorbono le radiazioni elettromagnetiche in quello che viene definito come spettro visibile.
Il tutto funziona in modo straordinario e ci permette di riconoscere i vari colori con una grande efficienza, ma con dei limiti nel distinguere tonalità molto vicine tra loro, un fenomeno chiamato metamerismo, vale a dire l’impossibilità di distinguere due tonalità molto simili.
Insomma, i colori li vediamo bene, ma le piccole differenze di tonalità possono passare inosservate.
Gli occhiali per una supervista
Un gruppo di ricerca americano della Wisconsin-Madison University ha realizzato delle lenti che permettono di oltrepassare i limiti delle nostre capacità visive e consentono di riconoscere anche delle piccolissime variazioni di tonalità nei diversi colori. Differenze che altrimenti non sarebbero percepibili all’occhio umano.
La visione tricromatica
Per capire bene cosa hanno realizzato gli scienziati della Wisconsin-Madison University è necessario spiegare, brevemente, cos’è la visione tricromatica. Fondamentalmente il nostro occhio percepisce tre colori: il rosso, il verde e il blu.
Combinandoli tra loro, in un processo chiamato sintesi additiva dei colori, il nostro cervello riesce a riconoscere le varie tonalità. Il sistema ottiene ottimi risultati, ma i colori che riusciamo a distinguere sono solo una piccola parte di quelli reali, a differenza di quanto riescono a fare tanti animali dotati di visione tetracromatica.
In questo caso infatti i colori di base sono 10, non 3 come nel nostro caso, permettendo di riconoscere un numero di colori molto maggiore di quanto possibile agli esseri umani. È interessante notare che la visione tetracromatica, secondo numerosi studi, è presente anche tra gli esseri umani, addirittura in una percentuale del 25%. Insomma, alcuni tra di noi percepiscono i colori con dei dettagli impossibili agli altri.
I filtri per vedere meglio il blu
Gli scienziati della Wisconsin-Madison University si sono quindi proposti l’obiettivo di creare delle lenti capaci di indurre la visione tetracromatica anche a tutti gli esseri umani. Il risultato di questo progetto è la realizzazione di 2 diversi filtri, capaci di potenziare la nostra percezione del blu, applicati alle 2 lenti degli occhiali speciali.
Il test
Il passo successivo è stato quello di sottoporre un gruppo di persone ad un test, prima senza gli occhiali speciali e dopo indossandoli.
Sono state proiettate delle immagini con colori metamerici, quindi con differenze impercettibili per il nostro occhio, sullo schermo di un pc. Il risultato del test è stato un completo successo. Senza gli occhiali con i due filtri realizzati dal team della Wisconsin-Madison University nessuno era riuscito a distinguere le differenze dei colori metamerici, mentre indossando gli occhiali tutte le diverse tonalità sono diventate facilmente distinguibili.
Le applicazioni pratiche
L’innovazione porta sempre con sé delle conseguenze nella vita di tutti quanti noi. Quello che prima sembrava impossibile diventa immediatamente realizzabile.
Le implicazioni pratiche di lenti che permettono di potenziare la capacità dell’essere umano di distinguere colori come normalmente non gli è possibile, sono veramente tante.
Giusto per fare un esempio: indossando gli occhiali inventati dal team americano sarà possibile distinguere al volo banconote contraffatte. In questo caso, infatti, i colori delle banconote non sono mai esattamente uguali all’originale, ma i limiti della nostra capacità visiva non ci permettono di individuarne le differenze.
Fonte: fast adsl